Via del Cavalletto, Via Clementina,Via Paolina…la strada che da piazza del Popolo arriva a Piazza di Spagna ha avuto molti nomi prima di trovare quello definitivo: Via del Babuino.
Ci ha pensato il popolo di Roma a battezzarla nel modo giusto, è bastato uno sguardo divertito alla statua del Sileno addossata al muro di Sant’Anastasio dei Greci per capire che la protagonista assoluta della via non poteva che essere quella grossolana scultura, in teoria messa li a proteggere e abbellire la vasca dove fiottava l’acqua vergine.
Dovevano esserci anche due delfini ma POI é rimasto solo lui IL BABUINO CON LA FACCIA PALLIDA ED IL CORPO RIVESTITO DA UNA PELLI DI CAPRA,disteso languidamente a osservare la vita che passa. E DI VITA DAL 1571 NE HA VISTA PASSARE TANTA! e non sempre da applausi.
Cosi il Babuino con quell’aria un po’ accigliata e scontenta è diventato una delle SEI STATUE PARLANTI: insieme a Pasquino, Facchino,Marforio;Madama Lucrezia,e L’abate Luigi; si è fatto portavoce di tutti i malumori cittadini , ha strigliato papi e principi, con le sue spallucce ha sorretto parole sarcastiche e taglienti.
Nottetempo ha accolto tutti quei romani beffardi che avevano voglia di appendere un cartello polemico contro il potere, ha sbertucciato i forti e divertito i deboli.E’ un clown di pietra, un saltimbanco stravaccato, il buffone che può permettersi di dire ogni cosa, anche di esporre discorsi da matto. Perchè dietro ogni matto, si sa, c’è sempre un pizzico di strana saggezza.E PERCHè LE BABUINATE SONO STRILLI CHE SPESSO FINISCONO NEL NULLA, SASSATE VERBALI CHE DURANO UNA NOTTE E UNA MATTINA PRIMA CHE QUALCUNO LE CANCELLI….