La tipica cucina romana è composta da ingredienti poveri, perché tradizionalmente nasce nelle cucine del popolo. Scopriamo quali sono i piatti più famosi e dove poter gustare tutte queste prelibatezze!
Quando sei a Roma, passeggiando per le sue strade, i tuoi occhi verranno rapiti dalla bellezza storica che ti circonda.
Ogni vicolo, ogni monumento, ogni sampietrino ti sussurrerà all’orecchio storie di epoche lontane.
Non sarà di certo l’unica cosa a colpirti!
Camminando tra quelle strade anche il tuo olfatto sarà attirato dai profumi della tipica cucina romana e il tuo palato vorrà assolutamente gustarla.
Gli ingredienti principali sono l’agnello, il maiale e il baccalà, aromatizzati con burro, salvia, rosmarino, maggiorana e menta.
I legumi e le verdure più usate sono il carciofo, le puntarelle, i piselli, le fave e i ceci.
Tra i formaggi, potrai gustare l’immancabile pecorino duro e salato e la delicata ricotta romana.
Piatti tipici della cucina romana
Nella tipica cucina romana non esistono manierismi: gli ingredienti sono contadini e le cotture molto semplici.
Vediamo insieme quali sono i piatti tipici della cucina romana da mangiare assolutamente nella città eterna.
Bucatini all’amatriciana
Questo piatto è stato importato da Amatrice, in provincia di Rieti, ed è diventato uno dei piatti simbolo della cucina romana.
I bucatini – spaghetti spessi con un buco al centro – sono senza dubbio la più romana tra i formati di pasta.
Riescono a trattenere bene il sugo all’amatriciana, che è composto da pomodori, pecorino e guanciale soffritto e sfumato con vino bianco secco.
Spaghetti alla carbonara
Questo è il piatto di pasta romano per eccellenza, e a Roma è un must di quasi tutti i ristoranti.
Essendo un piatto tipico della tradizione romana, tutti o quasi i ristoranti della città lo propongono, non sempre in modo adeguato.
Gli spaghetti vengono conditi da un sugo fatto di uova, guanciale – non pancetta! – pecorino, sale e pepe.
Semplice e gustoso, crea, però, molti dibattiti su uno dei suoi ingredienti: l’uovo.
C’è chi sostiene che vada usato tutto, chi solo il tuorlo, chi pensa che vada rappreso e chi invece che debba essere aggiunto crudo.
La ricetta tradizionale, in realtà, prevede l’uovo messo a crudo, a fine cottura, da adagiare direttamente sul piatto di pasta ancora fumante.
In questo modo, il calore della pasta renderà più denso l’uovo, creando una salsina deliziosa.
Spaghetti cacio e pepe
Sembra un piatto molto semplice da cucinare, perché composto da soli 3 ingredienti:
- spaghetti;
- pecorino;
- pepe.
In realtà, se non si ha l’esperienza necessaria per gestire la cottura e il condimento, si rischia di ritrovarsi nel piatto un ammasso di formaggio poggiato sulla pasta.
Una ricetta povera ma, se piccante al punto giusto, anche gustosissima e indimenticabile.
Spaghetti alla gricia
Questo piatto, molto semplice e veloce, viene considerato il punto di partenza dal quale è stata poi creata la pasta all’amatriciana, aggiungendo il pomodoro.
Gli ingredienti infatti sono i rigatoni e il sugo con guanciale, olio e peperoncino, al quale viene aggiunto a fine cottura il pecorino.
Rigatoni con la pajata
I rigatoni con la pajata sono una pasta preparata con una salsa ottenuta dal contenuto “cremoso” dell’intestino tenue del vitello da latte.
Puntarelle
Le puntarelle sono i germogli della cicoria catalogna, una verdura leggermente amarognola.
Le sue foglie vengono immerse in acqua ghiacciata finché non si arricciano, e poi condite con un intingolo a base di acciughe, olio, aglio e aceto per realizzarne una gustosa insalata.
Carciofi alla romana e carciofi alla giudia
Il carciofo è il fiore all’occhiello dei prodotti romani.
Nella sua cucina tipica vengono principalmente preparati in due modi:
- alla romana;
- alla giudia.
I carciofi alla romana si trovano nei ristoranti soprattutto in primavera.
Vengono puliti dalle foglie più dure e immersi per qualche minuto in acqua e succo di limone.
Viene poi tolta la parte centrale e la cavità è riempita con prezzemolo, mentuccia, aglio, sale e pepe.
Per terminare la cottura sono immersi in una pentola alta con acqua, vino bianco e olio.
I carciofi alla giudia, invece, sono un piatto tipico della cucina giudaico-romana, simbolo di Roma e del suo Ghetto.
Vengono battuti su una superficie dura finché i petali non si aprono e poi, sono fritti.
La migliore qualità di carciofi per questa ricetta sono i cimaroli, perché sono teneri e senza spine e quindi una volta fritti possono essere mangiati integralmente.
Abbacchio allo scottadito
Non puoi visitare Roma e non mangiare l’agnello in ogni sua preparazione.
La ricetta più romana – e richiesta – di tutte è sicuramente l’abbacchio allo scottadito.
Una costoletta d’agnello condita prima con sale, pepe ed erbe come timo, dragoncello e rosmarino, poi frizionata con lardo o olio d’oliva, grigliata e servita.
Si mangiano calde e con la punta delle dita: da qui deriva il nome.
Saltimbocca alla romana
Il saltimbocca alla romana è preparato con carne di vitello, sulla quale viene adagiata una fettina di prosciutto crudo e salvia.
Viene cotto in padella con burro e sfumato con vino bianco.
Coda alla vaccinara
Le ricette ricche di proteine a Roma sono abitualmente rappresentate dagli ingredienti del quinto quarto dell’animale.
Cioè, le frattaglie!
Parti dell’animale come trippa, piedi di maiale, cervello, cuore, fegato, reni, lingua, pancreas e ghiandole salivari.
Ok, non sembrano deliziosi, ma in realtà lo sono.
La coda alla vaccinara (coda di bue) è una delle più famose ricette fatta da stufato di coda, sedano, pomodoro, guanciale o lardo e un trito di aglio, cipolla, sedano, prezzemolo e carota.
Trippa alla romana
Forse l’idea di mangiare la trippa non ti stuzzica poi tanto e potresti pensare di evitarla, ma probabilmente è solo perché non hai mai assaggiato la trippa alla romana.
Cotta a fuoco lento in una salsa di pomodoro con trito di aglio, cipolla, carota e sedano, sfumato con vino bianco, sale e pepe.
Trascorsa la prima ora di cottura si aggiungono le foglioline di menta e a cottura terminata viene mantecato col pecorino.
Ha una morbidezza vellutata e burrosa e giurerai che non stavi mangiando trippa, ma il paradiso.
Filetto di baccalà fritto
Un altro elemento tipico della cucina romana è il baccalà, merluzzo conservato sotto sale.
La ricetta del filetto di baccalà fritto prevede la preparazione di una pastella, con la quale ricoprire il pesce, per poi friggerlo, rendendolo saporito e croccante.
7 Ristoranti dove mangiare la tipica cucina romana
Dopo aver letto di tutte queste bontà ti starai chiedendo dove mangiare a Roma senza rischiare di rimanere deluso.
Roma è piena di ristoranti e locali tipici, ma ecco la mia lista di quelli consiglio:
- Trattoria Perilli: Ambiente rustico, tradizionale e accogliente, dove potrai gustare una delle migliori carbonare della città con guanciale croccante e la giusta quantità di uovo e pecorino. Lo trovi in via Marmorata.
- Cacio e Pepe: Locale piccolo, ma con tavolini anche esterni. Qui vengono serviti piatti della tradizione romana cucinati con le ricette delle nonne. Da assaggiare assolutamente la gricia, l’amatriciana e, ovviamente, come dice il nome, la cacio e pepe. Lo trovi in Via Giuseppe Avezzana, 11.
- Pasta e vino come ‘na vorta: ti accoglierà un ambiente informale e giovanile. Questo locale non ha il servizio al tavolo, puoi ordinare quello che vuoi e poi lo ritiri. Puoi portarlo via o mangiarlo anche lì sui tavoli messi a disposizione. C’è pasta fresca, puoi scegliere quella che preferisci e ti verrà cucinata a vista, lasciandoti anche la scelta sulla quantità di sugo che vuoi che la condisca. Lo trovi in Vicolo de Cinque, 40 nel cuore di Trastevere.
- Roma Sparita: un locale genuino e unico con arredi provenzali, dove poter assaggiare la vera cucina tipica romana. Una chicca di questo ristorante e la pasta cacio e pepe servita in una crosta di parmigiano. Troverai anche la pizza cotta al mattone. Lo trovi in Piazza santa Cecilia, 24 in zona Trastevere.
- Er Gambero rotto: questo locale si trova in zona Selva Candida che è prettamente residenziale. Per arrivarci ti occorrerà la macchina ma non c’è molto da vedere intorno quindi devi avere proprio intenzione di andare lì per mangiare in questo ristorante. Ne vale sicuramente la pena, infatti dovrai prenotare perché è sempre affollato. Gusterai i piatti della cucina tipica romana in un ambiente rustico e familiare. Lo trovi in via Garlasco 140. La domenica è aperto solo a pranzo, mentre gli altri giorni solo per la cena. I giorni di chiusura sono il lunedì e il martedì.
- Palazzo Montemartini: una location trendy ed elegante. Organizza spesso aperitivi a tema ed è ottima per gustare apericena con cocktail e buffet. Lo trovi in Largo Giovanni Montemartini 20.
- Il Sorpasso: ambiente accogliente e giovanile con arredi dai toni caldi e una sala con ampio lucernario. Qui troverai anche prodotti a km0, oltre alla cucina tipica romana e italiana. Una chicca del locale è l’aperitivo con tagliere di prosciutti con varia provenienza regionale. Lo trovi in via Properzio 31/33 in zona Prati.
Se invece tu avessi voglia di provare qualcosa di diverso e originale, che ti permetta di socializzare e conoscere anche la vera vita romana, devi provare Aperitivo Social.
Un gruppo che mette insieme, attorno ad una tavola, persone che non si conoscono e hanno voglia di incontrare altre persone.
Sono aperitivi organizzati in associazione con eventi che spaziano dalla mostra d’arte, alla degustazione di piatti con chef che li cucina live.
Questi sono i miei consigli su cosa e dove assaggiare la cucina tipica romana, e sono certa che non ti pentirai di aver provato questi piatti tipici.